Storia

Ultima modifica 14 maggio 2024

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Situata  all’estremità ovest della provincia di Messina e  confinante  con quella di Palermo, TUSA è adagiata su una collina  continuamente accarezzata dai venti che le conferiscono un’aria saluberrima, sempre fresca e ossigenata con un clima che non conosce eccessi di temperatura.

La città si divide tra il centro, che costituisce il nucleo più massiccio e più antico, a 600 metri s.l.m.,e le due frazioni marine: Castel di Tusa e Milianni.

Il territorio, partendo dalla costa lunga circa 9 km., si inerpica fino a raggiungere i 1062 m. di pizzo Taverna, passando dal verde cangiante della campagna di ulivi secolari a lussureggianti boschi di castagni misti a querce; è delimitato ad est dal fiume Tusa e a ovest dalla fittissima sughereta del bosco comunale di “Tardara”,luogo di grande interesse naturalistico e meta di piacevoli escursioni.

Scendendo verso la costa ci si può imbattere tra le rovine di Halaesa, uno tra i più importanti siti archeologici  di tutta la Sicilia.

Storia

HALAESA — La città fu fondata nel 403 a.c. per volere di Arconide, signore di Herbita, su di un’altura che domina la costa e l’ampia valle del fiume Tusa. Col volgere degli anni crebbe rapidamente in ricchezza e prosperità  e tutti ambivano a possederne la cittadinanza. La sua posizione e il suo porto favorirono un progresso generale divenendo così una delle città più floride della Sicilia. Ricchissima per i suoi commerci marittimi,fu ancora più fiorente a partire dalla I guerra Punica. Nel 263 a.c., infatti, fu la prima tra le città siciliane a  inviare i suoi ambasciatori nel campo romano e dichiararsi amica di Roma. Per questa felice intuizione politica ne seguì come ricompensa la libertà e l’immunità tributaria, che tanto giovò al progresso della città, ed oltre a mantenere i propri ordinamenti, con proprio Senato e propri Magistrati, ebbe concesso il privilegio di coniare monete di bronzo e perfino d’argento. Sotto il dominio romano svolse notevoli attività commerciali, soprattutto con Roma; si apprende da Cicerone che nel suo porto veniva caricato  tanto grano quanto ne veniva imbarcato a Catania e Licata. Al tempo di Augusto divenne Municipio e i suoi cittadini poterono beneficiare della cittadinanza romana e godere pertanto degli stessi diritti dei romani.

Distrutta probabilmente da un violento sisma attorno all’anno 856 e saccheggiata dagli Arabi, la popolazione alesina trova rifugio sulla sommità di un’altura naturalmente fortificata, dove già esisteva qualche sobborgo della città, dando origine così all’odierna TUSA. Sotto la dominazione dei normanni il nuovo centro  viene trasformato in una vera e propria roccaforte, con torri di avvistamento e circondata da mura di cinta e nella parte più alta viene eretto il Castello. In seguito diviene città feudale e per circa quattro secoli rimane alle dipendenze della Signoria dei Ventimiglia, interrotta nel 1269 dall’intromissione del dominio angioino fino al 1282, quando terminò con la partecipazione spontanea del popolo tusano ai “Vespri Siciliani”. Tra il XVII e il XVIII sec. Tusa conosce  un periodo di enorme floridezza e dimostra di essere una comunità in piena evoluzione ed economicamente ricca.

Il centro storico conserva ancora oggi l’aspetto della tipica cittadella medievale, mantenendo intatto il proprio equilibrio architettonico, che trova la sua massima espressione nel tracciato delle sue stradine e negli edifici sacri. La presenza di numerose chiese testimonia

l’ organizzazione di una comunità che fa di questi luoghi un punto di riferimento religioso e culturale e che si adopera nel corso dei secoli ad abbellirne le architetture e ad arricchirle con pregevoli opere d’arte. Notevole interesse suscitano le opere realizzate dalla bottega d’arte dei Li Volsi, famiglia di scultori, intagliatori e plasticatori tusani, che hanno lasciato traccia della loro abilità anche nel capoluogo e in molti centri della Sicilia.

Castel di Tusa

Importante centro balneare per il suo mare limpido e la sua spiaggia interamente fruibile, ha come luogo di maggiore attrattiva il suo piccolo golfo, arricchito da una imponente scogliera, che costituisce uno degli angoli più incantevoli della provincia Altro luogo di grande interesse è rappresentato dalla scultura  situata nel greto del fiume Tusa;l’opera  alta 18 m. si intitola “La materia poteva non esserci” e da inizio al percorso d’arte moderna della  “Fiumara d’arte”,famosa in tutto il mondo.  

 


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